L’associazione culturale e di promozione sociale “Il Piccolo” nasce con l’intento di diffondere la cultura e l’arte teatrale soprattutto nel mondo giovanile e dell’infanzia, nonché promuovere attività di animazione e aggregazione rivolta al pubblico, come forma di incontro, scambio, integrazione sociale e di lotta al disagio.
Nel 2017 realizza il progetto “L’arte di integrare: percorsi artistico culturali come strumento di integrazione sociale” con cui offre ad un multiforme gruppo di studenti delle Scuole di Lamezia Terme, e dei Comuni limitrofi, attività teatrali laboratoriali e pedagogiche, a condizioni sensibilmente agevolate, totalmente gratuite.
Durante i laboratori di teatro, il contesto diventa efficace e produttivo per lo studio, la sperimentazione e la creazione collettiva. Tutti gli individui presenti sono essi stessi portatori delle proprie conoscenze, condividendole. Le prassi teatrali guidate concorrono a formare delle persone, non solo con una buon fermento psichico, ma anche delle persone espressivamente libere. I laboratori di teatro sono luoghi e spazi predisposti alla democraticità delle idee, dove tutti sono ugualmente spontanei. A tratti si esige, da tutti, un contributo emotivo, che possa far emergere un equilibrio percettivo, e un proficuo stato di liberazione e mutamento del presente. Oltre ad essere un laboratorio liberatorio, dalle consuetudini e dagli obblighi quotidiani, è sicuramente un laboratorio di comunità, o di comunanza. Ogni idea creativa viene esposta al vaglio di tutti, senza paura del giudizio di nessuno, perché la prima regola del gioco è: apprendere.
Il progetto è un progetto di promozione al gioco del teatro. Giocare al teatro significa concretizzare l’espressività del proprio corpo in movimento. Scambiarsi sguardi, opinioni e vissuti. L’utilizzo di metodologie teatrali professionali permette l’arricchimento di meccanismi cognitivi inconsapevoli. La creatività migliora, come anche l’ascolto individuale e collettivo. L’attenzione verso i partecipanti al laboratorio è ipnotica, riflessiva e di riscoperta della propria naturalità. L’abbandono delle costruzioni sociali favorisce il risveglio dell’autostima che vince le barriere dell’insicurezza.