Gran Galà di Teatro da Ragazzi: continua il 16 e il 17 MAGGIO
Procede il Gran Galà delle Scuole 2017 di Lamezia Terme, organizzato da teatrop. Dopo le rappresentazioni dell’Istituto V. De Fazio e del ragazzi del Laboratorio Cadmo del Liceo Classico, ci aspettano altri due eventi d’eccezione.
Il 16 MAGGIO , ORE 10:30, al Teatro Grandinetti Comunale, si esibiranno i nostri alunni-attori del Liceo Scientifico G. Galilei, con lo spettacolo:
“Kaos: Ballata Pirallendiana”.
Da un’idea di Piero Bonaccurso, fondatore della compagnia teatrop, la ballata che andrà in scena testimonia quanto cruciale sia stata l’opera di Pirandello nel tradurre in letteratura la contingenza della società.
Cinque episodi, ispirati alle novelle del grande autore di Porto Empedocle. In ordine gli episodi:
- Gengè (tratto da Uno, nessuno, centomila)
- Ciaula e la Luna
- La patente
- La cariola
- La giara
Il titolo dello spettacolo è una citazione e dimostrazione di stima al noto film dei fratelli Taviani, ispirato anch’esso alle opere del grande scrittore del novecento italiano.
Il caos interiore si attenua nel gruppo, nella collaborazione e nel coro. I canti si disperdono nelle umiliazioni quotidiane del padrone, del superbo e di chi del gruppo se ne infischia. Meschino l’uomo che è avvolto in un coacervo di parole e critiche, che solo la poesia della natura benigna può attutire. Solo le armonie del gruppo, nell’arte e nel canto, guideranno le genti verso la dichiarazione del proprio esistere in comunità. Quella comunità che spesso etichetta e mortifica e costringe l’individuo a esorcizzare le sue maschere, vivendole in eccentrica liberazione.
Scrive Pirandello: “Io dunque son figlio del Caos; e non allegoricamente, ma in giusta realtà, perché son nato in una nostra campagna, che trovasi presso ad un intricato bosco, denominato, in forma dialettale, Càvusu dagli abitanti di Girgenti”.
Luigi Pirandello, dunque, “figlio del caos”, in queste novelle rende immortali le caratteristiche di un mondo sociale contingente, influenzato dal “caso” e dal “caos”, e da un individuo in perenne scoperta della propria identità, oggi persa in nuove consuetudini, in remissione di una società catatonica.
Il 17 MAGGIO, poi, a conclusione del Gran Galà, andranno in scena i più piccoli. Infatti, a calcare il palco saranno le bimbe e i bimbi dell’Istituto Comprensivo Perri-Pitagora.
Il bimbi della II G ci presenteranno la favola de “Il brutto anatroccolo”, una rielaborazione del grande lavoro di Andersen. Una storia sempreverde, che ricorda perfettamente l’inconsistente presunzione dei molti, che escludono un individuo apparentemente brutto. Delusi e attoniti constateranno in fine che, chi avevano escluso nascondeva dentro di sé una meravigliosa creatura alata. Il tutto cadenzato da balli e coreografie allegre e divertenti.
A seguire, i bimbi della IV G, ci racconteranno in pillole le storie de: “Gli Animali Parlanti”, spettacolo ispirato alle opere di Esopo e Fedro.
Il piccoli andranno in scena costruendo essi stessi la scena, in completa autonomia, e come se fossero dei saggi oratori ci faranno la “morale”. Perché anche i bambini e le bambine sanno che: c’è una morale per ogni cosa, e un animale che con sapienza ce lo ricorda, sia esso lupo che pecora.